Cinque brani del Vangelo sono alla base delle cinque tappe del percorso formativo proposto con il Tema dell'anno dell'Associazione, sinteticamente rappresentate da cinque parole

  1. Misericordia

    La vera gioia. Testimoni della misericordia di Dio

    Il primo passo è lasciarsi stupire da Gesù, dalla sua parola, dal suo annuncio che in Lui stesso si realizza: Buona Notizia di guarigione e liberazione per chi si riconosce malato e schiavo.

    La gioia sboccia nel cuore di chi sa ancora provare meraviglia ascoltando il Vangelo di Gesù.

  2. Rigenerazione

    La gioia del cuore nuovo. Conversione e rigenerazione per essere discepoli

    Ma non basta rimanere stupiti, provare ammirazione per Gesù. Gesù non cerca “ammiratori”, ma discepoli, cioè persone che lo ascoltano e lo seguono impegnandosi a mettere in pratica la sua parola. Se non cambiamo vita, la gioia rimane un sentimento passeggero, superficiale.

    Se invece ogni giorno cerchiamo di conformare un po’ di più la nostra vita al Vangelo, la vera gioia si radica in noi, prende possesso del nostro profondo.

  3. Libertà

    La gioia del Vangelo. Uomini liberi nella verità

    Se a poco a poco, con la perseveranza, diventiamo poveri, affamati, afflitti e perseguitati come Gesù, sperimentiamo anche la sua felicità, cioè la gioia del Vangelo. La gioia di essere nella verità, in piena libertà, anche se incontriamo incomprensioni e opposizioni.

  4. Solidarietà

    La gioia del dono. L’altro non è uno straniero, un estraneo

    Seguire Gesù ci porta a scoprire la legge dell’amore: la prossimità. Gesù ci insegna con la sua stessa vita che non dobbiamo domandarci chi è nostro prossimo e chi non lo è, ma farci noi stessi prossimo di ogni fratello e sorella che incontriamo, specialmente quando ha bisogno di aiuto. Allora sperimentiamo la gioia del dono e della solidarietà sperimentiamo che c’è più gioia nel dare che nel ricevere.

  5. Missione

    La gioia della missione. Per essere messaggeri di una vita nuova

    L’incontro con Gesù risorto, mediante la Parola e l’Eucaristia, ci trasforma: da tristi in gioiosi, da delusi in speranzosi, da timidi in coraggiosi. La missione è una spinta che nasce in un cuore che si è sentito riscaldare dalla Parola di Cristo, che lo ha riconosciuto nel gesto di spezzare il pane. Chi ha incontrato il Risorto diventa messaggero di una vita nuova, liberata dai lacci della morte spirituale, cioè dall’egoismo, dall’invidia, dai giudizi e dai pregiudizi, dalle chiusure, dalle maldicenze, insomma da tutto ciò che ci conduce alla morte. E invece diventa docile allo Spirito Santo, lo stesso Spirito che ha operato l’incarnazione, la vita, la passione e la risurrezione di Gesù. Diventa “discepolo missionario”, felice di aver trovato il tesoro nascosto e di poterlo condividere

Questo sito usa cookie tecnici per il corretto funzionamento, cookie analitici per raccogliere dati in forma anonima e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente. Accettando acconsenti all’uso dei cookie.