copertina del tema

Corresponsabili nel MAC,
nella Chiesa e nella società

Tema dell'anno 2022/2023

Presentazione del percorso

Per essere corresponsabili, responsabili insieme di una comunità o un’associazione, bisogna prima di tutto condividere i suoi principi fondanti, i suoi obiettivi e il suo metodo di azione. 

In qualche modo dobbiamo prendere consapevolezza di essere in un mondo ove i due terzi dell’umanità soffrono fino a morire di fame e di stenti. Tutto questo ci addolora e immette nei nostri cuori un senso di frustrazione, perché ogni essere umano è un fratello o una sorella da amare e da accogliere in prospettiva di un’amicizia sociale che includa tutti.
Come figli dello stesso Dio dobbiamo fare qualcosa nel nostro piccolo per alleviare le pene di questi nostri fratelli e sorelle più svantaggiati. A questo livello è la solidarietà, intesa come un pensiero ed un’azione in termini di comunità, di priorità della vita di tutti e anche come lotta contro le cause strutturali della povertà, della disuguaglianza e della negazione dei diritti sociali e lavorativi a offrirci un grande campo di azione. 

(cfr. FRANCESCO Fratelli tutti, Lettera enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale)

 

Proposta associativa

Il sussidio ha una struttura semplice e di facile approccio ai testi.

Il tema fondante è la corresponsabilità nella Chiesa, nel MAC e nella società. Vogliamo riflettere sulle dinamiche della comunione, sull’impegno che ogni credente e ogni persona in generale dovrebbero mettere per avviare processi di rigenerazione dell’umanità, introiezione dei valori cristiani nel mondo e consapevolezza di essere chiamati a partecipare in prima persona.

Il percorso proposto in questo sussidio comprende quattro TAPPE:  

  • Consapevoli di essere parti di un tutto
  • Responsabili del bene di tutti
  • Partecipi e Solidali per la libertà di tutti
  • Corresponsabili nella comunione

 

Dalla parola alla vita e alla missione

Il cammino articolato in tre passi - “Per riflettere insieme”, “Riflessi”, “Per camminare insieme” - fondamentalmente, ci conduce dalla Parola alla vita e dalla vita alla Missione, e sottintende convinzioni tipiche della spiritualità missionaria laicale.

A cominciare dai canti liturgici proposti per ogni tappa siamo chiamati all’ascolto della Parola di Dio per essere, in senso generico, provocati: cioè sollecitati, a riflettere, ad ascoltare ed a cambiare vita e pro-vocati cioè “chiamati per”: si tratta, qui, di avvertire la chiamata del Signore, sentirla rivolta a noi, “per” lasciarci inviare agli altri, a testimoniare la gioia di camminare insieme ed essere Chiesa, famiglia di Dio.

È la Parola di Dio che illumina la vita. Quando la Parola di Dio trova una certa docilità, la vita delle persone “riflette” i suoi contenuti nella cultura, nella musica, e risuona come un appello alla conversione, al senso di responsabilità in questo nostro mondo, per una rigenerazione della gioia e della fraternità evangelica. Ogni storia vissuta, infatti, può costituire un riflesso concreto della Luce gioiosa che viene dal cuore di Cristo. Ci accorgiamo così che le nostre piccole storie quotidiane - raccontate anche dalla cultura e dalla musica - incrociano la grande storia della salvezza e da essa traggono senso e fine.

Inevitabilmente, quando la Storia della Salvezza irrompe nelle nostre piccole storie quotidiane, la vita cambia e si rinnova. La proposta di un testimone per ogni tappa conferma questa dinamica ed aiuta a comprendere che niente è impossibile a Dio perché tutti possono rigenerarsi nella Fede. L’incontro con Cristo, infatti, cambia la vita e fa crescere in direzione di uno sviluppo pieno della propria coscienza cristiana, in vista di una decisione responsabile e di un impegno laicale coerente (azioni di laicità ed ecclesialità: orientamenti per la riflessione). Lo stesso gruppo diocesano ne viene rigenerato e i laici che lo compongono, vedenti e non vedenti, uniti dal medesimo carisma, sentono forte quel richiamo ecclesiale-spirituale che li muove a compiere azioni missionarie e ad attuare possibili progetti di rinnovamento. In questa maniera i laici potranno autorevolmente incidere dentro la comunità umana e cristiana per essere segno di quella vera fraternità cristiana, che ci fa famiglia di Dio, in cui tutti si sentono in cammino e accolti in ugual misura, a prescindere dal loro stato o dalla loro provenienza sociale e culturale e tutti si sentono responsabili nel Movimento, nella Chiesa e nel mondo. In questo modo i nostri gruppi potrebbero divenire testimonianza concreta di un amore universale che non trascura e non tralascia nessuno, perché nessuno può essere lasciato indietro.

Riferimento alla Costituzione

Il riferimento, in ogni tappa - in un box speciale - ad un articolo della Costituzione italiana ci ricorda che, in quanto cittadini liberi, nella nostra società, siamo supportati dallo Stato e abbiamo la gioia e il dovere di impegnarci in prima persona per attuare i principi che animarono le scelte di libertà e di democrazia di coloro che hanno contribuito a creare una cultura nuova del rispetto e dell’accoglienza, dei diritti e delle istanze dell’altro.

 

Il sussidio (versione informatica)

 

 

 

 

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