Mercoledì 22 gennaio una rappresentanza del Movimento Apostolico Ciechi con l'Assistente nazionale del MAC, don Alfonso Giorgio, ha partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eminenza il cardinale mons. Baldassarre Reina presso la Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini al di là del Ponte sul Tevere.
Tutta l'attenzione è stata posta sul tema della disabilità e dell'attenzione che ogni credente in Cristo dovrebbe avere per coloro che si ritrovano in una situazione di svantaggio. La mano guarita dal Signore ora si apre ed è pronta a servire, a guarire, a consolare chi si trova in difficoltà. Con queste parole il cardinale ha commentato egregiamente il Vangelo del giorno. Su questo sfondo biblico si è svolto l'evento della benedizione e inaugurazione del Centro di accoglienza per le persone con disabilità che passeranno il ponte durante l'Anno Santo.
All'ingresso della Chiesa e del Centro, ben illuminate troviamo subito preziose tavole in Braille, in rilievo, con ausili vocali e altri strumenti idonei alle persone non vedenti e sorde realizzate da Dino Angelaccio e Odette Mbuy.
Un ascensore porta direttamente nel salone centrale.
Sulla parete di destra sono incise le parole di san Filippo Neri: «Beati voi giovani che avete del tempo per fare del bene».
Una frase che il cardinale ha voluto fosse letta da tutti i presenti.
È stato inaugurato mercoledì 22 gennaio, con la benedizione del cardinale, lo spazio di accoglienza del Giubileo per persone fragili e con disabilità, realizzato dal Circolo S. Pietro nei locali dell’Oratorio San Filippo Neri della basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini.
Grazie all’impegno di 70 volontari, sarà aperto dalle 12 alle 17 ogni mercoledì per le udienze generali di Papa Francesco e ogni sabato e domenica, in occasione degli eventi giubilari.
L’obiettivo, hanno spiegato i promotori, è proseguire anche dopo l’Anno Santo, affinché diventi un punto di riferimento per tutte le famiglie.
Anche il MAC con l'aiuto di don Luigi D'Errico direttore diocesano dell'Ufficio per la Disabilità potrà incontrarsi in questo luogo.
«Il centro non è soltanto un luogo di passaggio ma molto di più – ha detto nell’omelia il cardinale mentre veniva tradotta simultaneamente nella lingua dei segni da un’interprete -. I nostri fratelli in difficoltà sono al centro dell’attenzione e dell’accoglienza della Chiesa». Infine, ha invitato a essere per gli ospiti «un segno concreto di speranza».
Alcuni amici ciechi del gruppo MAC di Roma e qualche giovane in carrozzina hanno partecipato alla celebrazione e benedizione.
I nuovi locali del Primo Oratorio di San Filippo Neri ristrutturati per essere realmente "senza barriere architettoniche", con l'aggiunta di un piccolo ascensore e un montascale, sono il segno tangibile che la Chiesa non vuole lasciare indietro nessuno. Subito dopo l’ingresso dell'oratorio, c’è una zona di prima accoglienza, per lasciare custoditi bagagli ed effetti personali, poi una sala allestita come ludoteca, un’area relax con poltrone reclinabili e opportuni separé per la privacy, un angolo dove trovare o riscaldare bevande calde e pietanze, una stanza dove mangiare con comodità e vedere la televisione, e naturalmente non mancano i servizi igienici ad hoc.
«Siamo qui con il cuore pieno di speranza – ha sottolineato Niccolò Sacchetti, il presidente del Circolo S. Pietro, che dopo la benedizione ha affisso sul muro del centro una croce e un quadro della Vergine Maria -. Il progetto è partito subito dopo l’udienza di giugno con Papa Francesco – ha aggiunto -. Il Santo Padre ci invitò ad aprire un cantiere della carità. Vogliamo che diventi un punto di riferimento per Roma e per tutte le persone in difficoltà».
A fianco a lui, Maria Luisa Campa, coordinatrice del gruppo dei volontari che in questo luogo si sono formati con l'aiuto della nostra cara suor Veronica Donatello responsabile nazionale dell'ufficio della Cei per le persone con disabilità e con don Luigi D'Errico. «Saranno divisi in squadre – ha spiegato -. Abbiamo già stilato un programma per 90 giorni di apertura. Ci stiamo preparando a vivere il presente, ma anche il futuro del centro».
Il cardinale durante la benedizione dopo aver visitato tutte le stanze ha affermato «è un privilegio servire gli altri. In questo modo riceviamo dagli altri la benedizione del Signore», ci auguriamo che da 90 diventino 360 i giorni di apertura.
L’inaugurazione si è conclusa poi con un atto di affidamento alla Madonna e un gioioso applauso.